26 febbraio 2025

Notizie dall' "unica democrazia" in Medio Oriente

 

Per gli israeliani, pensare ‘dal fiume al mare’ è una realtà, per i Palestinesi, è un crimine

di Dahlia Scheindlin,  Haaretz, 13 febbraio 2025.  

È insensato e ipocrita arrestare o accusare i Palestinesi di promuovere l’ideologia ‘Dal fiume al mare’, mentre in Israele le mappe scolastiche non mostrano la Linea Verde e il governo avanza il progetto dell’annessione totale.

Un alto funzionario israeliano dice che tutti gli adulti palestinesi a Gaza “dovrebbero essere eliminati”

di Mera Aladam,  Middle East Eye, 24 February 2025.  

Il vicepresidente del parlamento israeliano Nissim Vaturi ha chiesto anche la distruzione di Jenin, avvertendo che presto la città sarà trasformata in Gaza.

https://www.assopacepalestina.org/2025/02/24/un-alto-funzionario-israeliano-dice-che-tutti-gli-adulti-palestinesi-a-gaza-dovrebbero-essere-eliminati/

Nael e Iman: combattenti e amanti nei sussurri del villaggio di Kobar

di Hareth Yousef,   

Mondoweiss, 22 febbraio 2025.  

La storia d’amore di Nael Barghouti, il prigioniero palestinese di più lunga data, e di sua moglie Iman,  è un classico del folclore palestinese. Ora, mentre Iman attende il rilascio del suo amato dalla prigione, Israele continua a cercare di separarli.

Aman Nafi’, moglie di Nael Barghouti, regge una foto del marito imprigionato, nella sua casa del villaggio di Kobar, vicino a Ramallah. (Foto: Zena al-Tahhan)

Sono cresciuto in un villaggio chiamato Kobar. È noto per molte cose, alcune divertenti e persino sarcastiche – come lo sposo che si spaventò e scappò la notte del suo matrimonio.
Ma una cosa di cui tutti eravamo orgogliosi era che il nostro villaggio aveva molti combattenti per la libertà. La maggior parte di loro era dietro le sbarre, ma conoscevamo le loro storie a memoria, anche se alcuni erano stati arrestati nei primi anni ’90, prima ancora che noi nascessimo.
Abbiamo imparato a conoscerli dai nostri genitori, dai nonni, dagli amici a scuola, in pratica in ogni contesto sociale.

17 febbraio 2025

INIZIATIVE IN SOLIDARIETA' CON IL POPOLO PALESTINESE

 

                                           

11 febbraio 2025

Intervista a Luisa Morgantini, arrestata dall’esercito israeliano: “In Cisgiordania pogrom, devastazioni e Apartheid”

 

La presidente di Assopace Palestina

Dopo il 7 ottobre la grande prigione che era la Cisgiordania si è frammentata in tante piccole celle: villaggi dove non ci si può muovere. Sul territorio palestinese occupato ci sono 798 checkpoint. Nel 93 c’erano 150mila coloni, oggi sono 700mila. Ogni giorno manifestano la loro furia e disumanità

Interviste - di Umberto De Giovannangeli 11 Febbraio 2025 "L'Unità"

Quando dici Luisa Morgantini pensi alla Palestina, alla resistenza non violenta contro l’occupazione. Pensi ad un impegno di una vita, all’esperienza delle “donne in nero”, al dialogo dal basso tra l’Israele pacifista, esiste ancora, e le organizzazioni della società civile palestinese. Un impegno che Luisa ha fatto vivere nella sua esperienza a Strasburgo, è stata vicepresidente del Parlamento europeo, e nella fondazione di Assopace Palestina. Quella che leggerete è una testimonianza diretta, dal “fronte”, che Luisa sta vivendo mettendosi, come sempre, in gioco e rischiando in prima persona, come è accaduto di recente a Hebron, dove è stata fermata dall’esercito israeliano. 
Luisa Morgantini, una vita con la Palestina nel cuore. Cosa significa oggi vivere nel “Regno dell’apartheid” in Cisgiordania?

05 febbraio 2025

DEPORTATI: "Trump a Netanyahu: gli Usa potrebbero occupare e ricostruire Gaza. Ma senza i palestinesi"

 

I palestinesi camminano verso nord lungo al-Rashid Road per tornare a ciò che resta delle loro case nel nord di Gaza, 
il 27 gennaio. Yousef Zaanoun ActiveStills

Marina Catucci

New York - "Il manifesto" 5 febbraio 

Alla fine del suo incontro con il leader israeliano Benjamin Netanyahu, Donald Trump ha proposto che gli Stati Uniti assumano una “posizione di proprietà a lungo termine” su Gaza, spianandola e trasferendo i residenti in un “pezzo di terra buono, fresco e bello”, che purtroppo però si trova in un (generico) altro Paese, in modo da sviluppare il territorio devastato dalla guerra sotto il controllo degli Stati Uniti. Un’idea che regala la visione dello spostamento di massa del popolo palestinese, visione che probabilmente infiammerà gli animi in tutto il mondo arabo.

04 febbraio 2025

INIZIATIVE IN SOLIDARIETA' CON IL POPOLO PALESTINESE

 

IL "CESSATE IL FUOCO" .............SECONDO ISRAELE

 



Video soldati dell'IDF posizionano le mine nel campo profughi di Jenin


Esplosione campo profughi di Jenin

Articolo del "Post" 4 febbraio 2025

In Cisgiordania: l’offensiva in quella che le Nazioni Unite hanno definito «una città fantasma» va avanti da due settimane

L’esercito israeliano ha distrutto 120 edifici nel campo profughi di Jenin


Raccolta solidale per Tuba aggredita da coloni israeliani armati

02 febbraio 2025

OSTAGGI

 




di Gideon Levy, Internazionale, 31 gennaio 2025.  

Il 25 gennaio non solo le quattro soldate israeliane rapite da Hamas sono tornate a casa, ma tutto Israele è tornato in se stesso, al suo amor proprio, all’unità ingannevole, alle false celebrazioni di vittoria, alla percezione di superiorità, all’ultranazionalismo e all’istigazione alla violenza. La gioia di familiari e amici è diventata un carnevale nazionale esagerato.