IL COMITATO VICENTINO PER LA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI
(AMNESTY - ARCI - CGIL - DONNE IN RETE PER LA PACE - PAX CHRISTI - PROGETTO SULLA SOGLIA - SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO)
RINGRAZIA
tutte le persone che in vario modo hanno partecipato alla Giornata di solidarietà e digiuno indetta sabato scorso, 5 luglio 2014
“Se Israele cambiasse politica”
Riflessioni di don Tonio Dell'Olio-Pax Christi
Al contrario ogni atto di vendetta, ogni violazione di diritti umani, ogni atto di repressione genera nuovo odio e spiana la strada a nuove manifestazioni di violenza. Paradossalmente si potrebbe dire che proprio questa politica costituisca il sostegno più efficace per il terrorismo di ogni tipo in campo avverso. Intendiamoci, non c'è alcuna garanzia di successo certo nell'alternativa alla violenza.
Ma di certo c'è che questa finora ha fallito.
Ha tragicamente fallito
Perché non provare con
gli strumenti della democrazia e del dialogo? Di fronte alla scomparsa e alla
morte dei tre ragazzi siamo certi che la vendetta che l'esercito israeliano e i
governanti hanno deciso di mettere in atto non ripagherà le loro famiglie e non
preserverà da futuri atti di violenza. Esattamente il contrario.
Pertanto, non per motivazioni etiche o filosofiche, religiose o ideali ma per semplice calcolo, perché non provare, almeno una volta, a reagire come fanno tutti i paesi democratici che svolgono indagini, aprono processi e assicurano alla giustizia i colpevoli?
Pertanto, non per motivazioni etiche o filosofiche, religiose o ideali ma per semplice calcolo, perché non provare, almeno una volta, a reagire come fanno tutti i paesi democratici che svolgono indagini, aprono processi e assicurano alla giustizia i colpevoli?
IL COMITATO VICENTINO PER LA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI
(AMNESTY - ARCI - CGIL - DONNE IN RETE PER LA PACE - PAX CHRISTI - PROGETTO SULLA
SOGLIA - SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO)
accoglie e fa proprio il
comunicato di ASSOPACE PALESTINA nella certezza che non la vendetta né la rappresaglia serviranno a
raggiungere la PACE.
Solo la GIUSTIZIA E IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
di ogni persona porteranno alla coesistenza pacifica in quella terra
martoriata.
OGNI MORTE CI DIMINUISCE!
AssoPacePalestina
ritiene che l'assassinio dei tre giovani coloni israeliani sia un crimine che
non può essere giustificato e che coloro che lo hanno commesso non
siano certamente "eroi".
Hanno tolto la vita a tre persone disarmate e minato fortemente la causa
palestinese, oltretutto nel momento in cui si era formato un governo di
unità nazionale.
Tutto ciò
però non giustifica minimamente le rappresaglie messe in atto dal governo
israeliano, che per ricercare i tre giovani e trovare i responsabili ha messo a
ferro e fuoco un’intera popolazione punendola collettivamente per un crimine
commesso da precisi responsabili.
Ogni morte, palestinese o israeliana che sia, pesa
sulle nostre coscienze come un macigno.
Pesa sulle
responsabilità della Comunità Internazionale che, pur essendo consapevole delle
persistenti violazioni delle risoluzione delle Nazioni Unite e dei diritti
umani da parte del governo israeliano, non ne fa pagare il prezzo a Israele,
limitandosi a semplici rimbrotti.
Quattordicimila
soldati sono stati mandati nelle case, nei villaggi e nelle città, distruggendo
vite, beni, risorse: ben dieci
persone sono morte, tra cui bambini uccisi durante le incursioni. Erano
tutti disarmati. Più di 500 persone sono state sequestrate ed incarcerate.
Nessuno dei nostri uomini o donne di Stato ha rivolto
loro un pensiero o ha chiesto ad Israele di fermare la punizione collettiva di
un intero popolo.
AssoPacePalestina
chiede all'Unione Europea, al nostro governo e a tutte le Istituzioni
Internazionali, di non considerare più Israele al di sopra della legge; di
ascoltare e dare forza alle voci che arrivano anche da Israele, come
quella dell'ex Presidente del suo Parlamento, Avraham Burg, o quella dei
parenti delle vittime israeliane, che si mischia alla voce dei parenti delle
vittime palestinesi e chiede di porre fine alla violenza e all'ingiustizia.
E' l'appello
lanciato da palestinesi e israeliani che ritengono che la pace sia possibile
e necessaria ai due popoli, ma che la pace non potrà esserci se la
Comunità Internazionale non opererà per la fine dell'occupazione e della
colonizzazione della terra di Palestina.
Ed è l' appello che AssoPacePalestina fa proprio.