Eravamo parecchie centinaia alla fiaccolata silenziosa che venerdì 16 gennaio ha percorso le strade di Vicenza, per concludere davanti alla Loggia del Capitaniato ascoltando alcune poesie, colme di sofferenza e di speranza, di Mahmud Darwish.
Alcune decine di vicentini sono partiti, il mattino dopo, per Assisi o per Roma ed hanno partecipato alle manifestazioni indette rispettivamente dalla Tavola per la Pace e dal Forum Palestina.
La presenza è stata significativa, soprattutto per le numerose e qualificate adesioni, anche se i numeri sono stati - come sempre accade - contestati e la stampa ha praticamente taciuto.
E ora, che fare?
Ora che la tregua, bene o male, è stata decisa e sembra funzionare. Nel senso che tacciono le armi, ma i problemi sono quelli di prima e la situazione di Gaza, già così pesante, è molto peggiorata. Migliaia di case distrutte o inabitabili, oltre 1300 morti e migliaia di feriti, la disperazione e l'odio sicuramente ingigantiti, il radicalismo politico potenziato da motivazioni religiose irrobustito.
Entrano in campo ora le organizzazioni umanitarie o quelle che promuovono i diritti umani, occupandosi di problemi più specifici
A questo punto, chi vuol fare qualcosa, informarsi, approfondire, partecipare ad eventi, contribuire con donazioni, non ha che da scegliere. Quello che ci sembra importante è il mantenere viva la sensibilità, perchè i problemi e le sofferenze della Palestina, come abbiamo detto, dal recente conflitto restano aggravati.
Salaam - ragazzi dell'olivo di Vicenza si mette a disposizione di gruppi, scuole, associazioni per fornire un'informazione sulla situazione dal punto di vista delle motivazioni storiche e della situazione attuale, utilizzando anche materiale audiovisivo.
Per richiedere questo servizio, invia una email a cgioseffi@yahoo.it o a miriam.gag@alice.it.
Entrano in campo ora le organizzazioni umanitarie o quelle che promuovono i diritti umani, occupandosi di problemi più specifici
- come quello dell'uso di armi vietate dalle convenzioni internazionali (vedi, tra gli altri, l'articolo de Il Manifesto del 27 gennaio "I primi risultati dell'indagine di Amnesty a Gaza sull'impiego del fosforo bianco"
- naturalmente sempre molto interessanti gli articoli proposti da don Nandino Capovilla, di Pax Christi, sui numeri di Bocchescucite. L'ultimo, il n. 69, riporta varie testimonianze dirette di corrispondenti da Gaza. Vai al sito di Bocchescucite per scaricare il file in .pdf o iscriviti alla mailing list bocchescucite@googlegroups.com.
Altri propongono iniziative
o raccolte fondi, come ad esempio- come la petizione annunciata da Luisa Morgantini, vice presidente del Parlamento Europeo, da firmare perchè sia presentata alle Nazioni Unite per la creazione di un Tribunale Speciale per giudicare i crimini di guerra commessi da Israele nell'aggressione a Gaza
- o l'appello proposto da Amnesty International, anch'esso da firmare, per l'apertura di un'indagine
- quella proposta da SALAAM RAGAZZI DELL'OLIVO - Comitato di Milano -ONLUS che ha proposto una "Campagna di sottoscrizione perchè le bambine e i bambini di Gaza possano vivere, crescere, giocare, studiare, sorridere ... e sperare in un futuro degno di essere vissuto nella loro terra"I contributi saranno inviati all'associazione palestinese psico-educativa R.E.C. di Jabalia (da anni validissimo partner di Salaam e che molti già conoscono) per gli interventi di emergenza, l'assistenza dei bambini e delle famiglie di quel territorio, il recupero delle strutture educative del REC danneggiate, oltre che ad altre associazioni palestinesi impegnate in progetti di sostegno all'infanzia di Gaza.
- Versamento su c/c postale N° 27125202 intestato a “Salaam Ragazzi dell’Olivo Comitato di Milano – Onlus”
- Bonifico presso Banca Popolare Etica – Sede di Milano – IBAN IT53 T050 1801 6000 00000104771 intestato a “Salaam Ragazzi dell’Olivo Comitato di Milano – Onlus” – Via Bagutta 12 – 20121 Milano. CAUSALE: "un futuro per i bambini di Gaza". I versamenti a
Salaam possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi (secondo le normative vigenti sui contributi alle onlus); come giustificativi valgono le relative ricevute postali e bancarie.
- promuovere la costituzione, in ogni città, di un Comitato per la pace in Medio Oriente dove enti locali e associazioni che condividono l'Appello di Assisi "Dobbiamo fare la nostra scelta" possano lavorare assieme per coinvolgere e sensibilizzare la popolazione, promuovere una politica e un'informazione di pace e praticare una solidarietà fattiva.
- sostenere la campagna di solidarietà con i bambini palestinesi: "Diamo un futuro ai bambini di Gaza". L'obiettivo è raccogliere i fondi necessari per realizzare insieme quanto sarà possibile per alleviare immediatamente le loro sofferenze, per curare i feriti, per aiutarli a superare il trauma terribile che stanno vivendo e a ritornare a sognare un futuro migliore. I bambini e le bambine di Gaza sono più di 700mila. Più della metà degli abitanti di quella misera striscia di terra. La campagna è promossa dalla Tavola della pace e dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani ed è parte di una campagna promossa dalla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente.
I contributi possono essere versati sul C/C POSTALE N. 19583442 intestato all'Agenzia della Pace specificando "Bambini di Gaza" oppure con bonifico sul C/C BANCARIO N. 107073 della Banca Popolare Etica, Sede di Padova, ABI 05018 - CAB 12100 - CIN X - CODICE IBAN: IT90 X050 1812 1000 0000 0107 073. - aderire al progetto di andare tutti insieme a Gerusalemme, in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati. Un progetto perandare incontro alle vittime di questa tragedia senza fine, ai due popoli. Andare di persona per conoscere e per capire. Andare per esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Andare per fare quello che vogliamo facciano l'Italia, l'Europa e l'Onu: impegnarsi seriamente per mettere definitivamente fine a questa sanguinosa tragedia umana e politica.
A questo punto, chi vuol fare qualcosa, informarsi, approfondire, partecipare ad eventi, contribuire con donazioni, non ha che da scegliere. Quello che ci sembra importante è il mantenere viva la sensibilità, perchè i problemi e le sofferenze della Palestina, come abbiamo detto, dal recente conflitto restano aggravati.
Salaam - ragazzi dell'olivo di Vicenza si mette a disposizione di gruppi, scuole, associazioni per fornire un'informazione sulla situazione dal punto di vista delle motivazioni storiche e della situazione attuale, utilizzando anche materiale audiovisivo.
Per richiedere questo servizio, invia una email a cgioseffi@yahoo.it o a miriam.gag@alice.it.