E' raro che giochino alla pace perché gli adulti da sempre fanno la guerra, tu fai "pum" e ridi; il soldato spara e un altro uomo non ride più. E' la guerra. C'è un altro gioco da inventare: far sorridere il mondo, non farlo piangere. Pace vuol dire che non a tutti piace lo stesso gioco, che i tuoi giocattoli piacciono anche agli altri bimbi che spesso non ne hanno, perché ne hai troppi tu; che i disegni degli altri bambini non sono dei pasticci; che la tua mamma non è solo tutta tua; che tutti i bambini sono tuoi amici. E pace è ancora non avere fame non avere freddo non avere paura.
Lo trovi nelle Botteghe del Commercio Equo e Solidale!
Non si tratta di grandi cose, sono alcuni prodotti dell’agricoltura tradizionale palestinese - olio, datteri, mandorle, maftul, sesamo - e poi altri prodotti dell’artigianato locale – sandali di cuoio – sapone all’olio di oliva, confetti.
Acquistali per fare un regalo, oppure per fare un regalo a te stesso.
Fai circolare la richiesta, dillo a tutte e tutti.
Sarà un contributo alla resistenza popolare non violenta palestinese, alla resistenza dei contadini che vanno a raccogliere le olive sfidando la minaccia degli attacchi dei coloni israeliani.
Sarà un contributo alle donne della cooperativa di Gaza, sopravvissute agli attacchi dei soldati israeliani durante l’operazione “Piombo fuso”, per continuare a vivere del loro lavoro.
Sarà un regalo che rompe l’assedio, oltrepassa il muro e dà speranza e forza alla popolazione palestinese che vive da più di 42 anni sotto occupazione militare.
Tutti noi sappiamo che i palestinesi hanno bisogno e diritto di libertà e indipendenza, ma di fronte all’embargo a Gaza, all’impedimento dello sviluppo dell’economia con i blocchi militari e le restrizioni imposte dal governo israeliano alla commercializzazione dei prodotti palestinesi, sostenerne l’economia è indispensabile.
Scendi più giù nella mail e trova la descrizione dei prodotti ed indicazioni di riferimento per trovarli
Dimenticavo di dirti una cosa davvero importante: i prodotti sono davvero speciali, buonissimie bellissimi!
Ecco qualche esempio di prodotti che è possibile acquistare per i nostri regali di Natale:
1) OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
La Palestina è una terra da sempre legata alla coltivazione dell’ulivo, simbolo di una cultura antica e della pace stessa. Ma anche dei soprusi cui la popolazione va incontro a causa dell’occupazione militare, nell’impossibilità spesso di coltivare la terra e costretta a veder sradicati centinaia di antichissimi alberi di ulivo. L’olio extravergine di oliva, in vendita presso le botteghe del commercio equo e solidale, è prodotto nella regione di Salfith, a nord di Ramallah, dalle cooperative del Palestinian Agricultural Relief Committee (PARC). www.altromercato.it/it/prodotti/ALI/A06/114/529/000482)
2) DATTERI "MADJOUL" DELLA VALLE DEL GIORDANO
Sono necessari pochi euro per regalare una confezione di datteri “Madjoul”, che arrivano direttamente dalla Valle del Giordano, una zona in cui le condizioni di vita della popolazione palestinese a causa dell’occupazione israeliana sono particolarmente drammatiche. L’impossibilità di raccogliere acqua per i pozzi e di costruire qualsiasi tipo di struttura aggrava la situazione: per questo la “Palm Tree Farmers Association”, insieme a PARC, ha riunito 75 piccoli coltivatori www.altromercato.it/it/prodotti/ALI/A07/118/537/000325)
3) MAFTUL - COUS COUS - DELLE DONNE DI GAZA
Sostieni le donne di Gaza e rompi l’assedio acquistando il cous cous! La striscia di Gaza, già terribilmente provata dall’operazione “Piombo fuso” dell’inverno scorso, continua ad essere tenuta sotto assedio dall’esercito israeliano. Una prigione a cielo aperto dalla quale è impossibile uscire, nella quale possono entrare pochissime merci, e dove la disoccupazione tocca livelli altissimi. Acquistare il cous cous prodotto dalle cooperative femminili di Gaza è un gesto simbolico per rompere l’assedio e dare speranza .
Lo slogan lanciato dalla onlus Vento di Terra è “scegli con il cuore ciò che porti ai tuoi piedi”, per promuovere il progetto “Impronte di pace”, attraverso la vendita di sandali palestinesi. Il progetto prevede lo sviluppo di una cooperativa no-profit per la lavorazione delle pelli nei campi profughi di Shu’fat, a Gerusalemme, e di Kalandia, vicino Ramallah.
Tutte le informazioni sulla campagna e per l’acquisto al sito, dove puoi vedere tutta la collezione: www.improntedipace.org
Sono tantissimi i prodotti palestinesi che è possibile acquistare nelle Botteghe del Mondo, tra cui confetti, mandorle, semi di sesamo e prodotti da bagno per bambini confezionati con l’olio d’oliva. Tutte le informazioni sito www.altromercato.it
Incontro-dibattito di confronto sui conflitti che dividono e ci dividono POPOLI IN FUGA la questione israelo - palestinese:è possibile la pace tra i due popoli? Centro culturale Teatro ex ACLI PREARA di Montecchio Precalcino (VI) giovedì 10 dicembre 2009 alle 20.30
Relatori della serata: Amin Nabulsi - Rappresentante dell'Unione Ingegneri Palestinesi in Italia Dadi Luzzato - Docente Ca' Foscari di Venezia - Rappresentante Comunità Ebraica di Padova Moderatore: Diego Retis Con la collaborazione di Tiziano Bellin (circolo di Alonte-Lonigo) e di Michela Chimetto (circolo di Vicenza). Introduce il dibattito Federico Ginato, Coordinatore provinciale del PD di Vicenza. A conclusione della serata vi sarà un rinfresco natalizio. Al convegno aderisce l'associazione 'Attivamente' di Montecchio Precalcino
Tre fratelli palestinesi hanno scelto per le proprie vite strade differenti: il più grande fa il lavapiatti a Tel Aviv ed è accusato di essere una spia a servizio degli israeliani, il secondo ha scelto la strada del terrorismo ed è scappato tra le montagne per unirsi ad un gruppo chiamato “Le Tigri della Rivoluzione” mentre il più giovane, ancora incerto, è emotivamente lacerato dall’affetto che prova per entrambi.
L’atto unico presenta allo spettatore uno spaccato, tagliente come un rasoio, della vita quotidiana nei territori palestinesi durante il devastante periodo dell’Intifada. Il dramma non si consuma però in pubblico o sul campo di battaglia, ma nel privatissimo spaccato di una famiglia, giungendo sino alle più estreme, inaspettate conseguenze.
CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE
INGRESSO UNICO 15 EURO
Teatro Spazio Bixio – Via Mameli 4 (angolo Via Nino Bixio) – VICENZA