31 dicembre 2010

Vicenza incontra Suad Amiri

Il Comune di Vicenza
Assessorato alla Famiglia e alla Pace
con l'Associazione

Salaam Ragazzi dell'olivo - Vicenza

organizza

VICENZA INCONTRA SUAD AMIRY

ARCHITETTA E SCRITTRICE DI RAMALLAH

Nei suoi libri, dal pungente “Sharon e mia suocera” al più recente “Murad Murad”, tradotti in italiano, l’autrice racconta con grande ironia ma senza sconti cosa significa vivere nei Territori Occupati Palestinesi.

La presenta Elisabetta Bartuli (Master in Mediazione Intermediterranea, Università Ca’ Foscari di Venezia).

Partecipano l’assessore alla Cultura Francesca Lazzari e l’assessore alla Famiglia e alla Pace Giovanni Giuliari.



VENERDI 14 GENNAIO 2011, ORE 18
ODEO del TEATRO OLIMPICO - Vicenza
(Stradella dell'Isola 19 – zona piazza Matteotti)

Ingresso libero

***
info: Assessorato alla Famiglia e alla Pace 0444 222512
Ass. Salaam ragazzi dell’olivo 0444 530763 - 0444 317234

17 dicembre 2010


"Nemmeno quest’anno il presepio può evitare di… essere circondato dal muro!
Ci dispiace rovinare ancora una volta le melodie del Natale con il frastuono delle ruspe dell’esercito, ma anche in questi giorni si continua a costruire il muro, a Betlemme!

Non c’è posto per i pastori di Betlemme quest’anno nel nostro presepe.

Nel piccolo villaggio sulla collina di Beit Jala - quella che nel presepio tradizionale i bambini spolverano di farina per non far mancare la neve su questa “sacra rappresentazione”- le case dei contadini sono state ormai separate dai campi di ulivi. ...

Il piano attuale prevede l’intera area circondata dal muro da tutti i lati, con una solo punto di accesso per entrare e uscire dal villaggio, sotto completo controllo delle forze armate israeliane: i residenti si vedranno così definitivamente isolati sia da Gerusalemme che da Betlemme e dalle loro terre, quasi 5000 dunam.
Già metà della terra agricola di Al Walajah è stata confiscata negli anni per l’espansione delle colonie illegali di Gilo e Har Gilo. Quest’anno i quasi duemila abitanti del sobborgo di Al Walajah faticheranno ad intonare il Gloria alla Messa di mezzanotte.
..

(da "Betlemme, Natale 2010. Niente pastori nel presepio di quest’anno" editoriale di Bocchescucite, n.116. Per leggere tutto l'articolo, clicca qui)

27 novembre 2010

27-11-2010 Giornata ONU per i diritti del popolo palestinese

27 novembre 2010

GIORNATA MONDIALE O.N.U.
per i diritti del popolo Palestinese

Hassan,

Maryam,

Iqbal

Ragazzi.

Condannati a non esistere
per la burocrazia israeliana.

Condannati a coltivare senza acqua.

Condannati a vivere in case senza luce,
senza riscaldamento la notte quando la temperatura scende e le parole muoiono in bocca.

Condannati a non avere scuole, strade, ospedali e a trasportare i loro malati lungo la strada polverosa fino raggiungere l’unica strada possibile.

Per loro e i loro amici hanno deciso gli altri, i potenti.

Ed erano a casa loro nell’anno 1948 quando sono stati scacciati dai loro villaggi.

E sono a casa loro nell’anno 2010 quando gli insediamenti israeliani illegali continuano, mentre l’occidente tace.

E a tutti è stata data la stessa nazionalità, quella israeliana.

Ma non a tutti gli stessi diritti.

tratto dal libro “Via Crucis in Terra Santa di don Nandino Capovilla e Betta Tusset

Che male ha fatto il popolo intero per veder ridotta in pezzi quella terra natale che si ostina a chiamare Palestina?

24 novembre 2010

Cara socia, caro socio COOP ...

Cara socia, caro socio COOP

Caro Cliente ...

Così iniziava il volantino che sabato 27 - Giornata mondiale dell'ONU per i diritti del Popolo palestinese - avremmo voluto diffondere nei pressi dei punti vendita COOP.

Ma un'ordinanza del Comune di Vicenza vieta la distribuzione di volantini sul suolo pubblico di tutto il territorio comunale e, ovviamente, la direzione della COOP non la consente sul terreno privato di propria pertinenza.

Perciò te lo mandiamo via email, approfittando del fatto che questo mezzo di comunicazione è, per il momento, ancora tollerato.

Ecco il testo:

Cara socia, caro socio COOP

Caro Cliente ...

… FORSE SAI che COOP si è dotata di un codice etico, chiamato “Carta dei valori”. In base alla Carta, i fornitori di COOP devono godere “di buona reputazione, avere codici etici di comportamento, sviluppare programmi sociali, essere sensibili ai problemi ambientali, adottare politiche del lavoro corrette; non devono produrre merci con lo sfruttamento del lavoro minorile o comunque in disprezzo dei diritti elementari della persona. Inoltre, COOP si impegna “a svolgere un’adeguata e corretta informazione sui consumi, attraverso etichette, i punti di vendita e altri mezzi di comunicazione.

… FORSE SAI che COOP vende i prodotti distribuiti dalla società Agrexco, la principale società di esportazioni dei prodotti agricoli israeliani, che possiede i marchi CARMEL, BIO-TOP, ALESIA, JAFFA, JORDAN-PLAINS, CORAL.

… FORSE non SAI che tra questi ci sono anche prodotti che provengono dalle colonie che Israele ha illegalmente costruito sulle terre dei palestinesi, nonostante le ripetute condanne della comunità internazionale, incluse ONU e Unione Europea. Il 70% dei prodotti delle colonie viene esportato dalla Agrexco sotto il marchio CARMEL.

ILLEGALI LE COLONIE = ILLEGALI I PRODOTTI CHE NE PROVENGONO

… FORSE non SAI che i prodotti delle colonie vengono etichettati illegalmente “Made in Israel” per frodare le dogane europee.

… FORSE non SAI che per produrre la frutta e gli ortaggi esportati da Agrexco, Israele ruba l’acqua dai territori occupati palestinesi, ostacolando l’accesso all’acqua di 2,5 milioni di persone.

… FORSE non SAI che i lavoratori agricoli palestinesi che lavorano per i produttori israeliani sono discriminati, sfruttati, sottopagati.

ORA LO SAI!

Per questo in Europa è in corso una campagna di boicottaggio contro l’AGREXCO in seguito alla quale, pochi mesi fa, la COOP aveva deciso di sospendere la vendita di questi prodotti.

Ma ora sta facendo marcia indietro!

A giorni la COOP Italia si incontrerà con l’Agrexco in Israele per stipulare un accordo di vendita dei loro prodotti. In questo modo tornerà ad essere complice delle violazioni del diritto umanitario internazionale!

Tale accordo con Agrexco non va firmato!

quindi… RICORDA!

NON COMPRARE pompelmi, melograni, avocado, mango, datteri e altri prodotti con marchio CARMEL o “Made in Israel” e prodotti con codice 729.


17 novembre 2010

L'Istituto di Cultura italo-palestinese Al Quds

con il patrocinio del Consiglio di Quartiere 4 Sud Est,
la collaborazione
della Scuola Giorgione di Castelfranco Veneto e
l’Associazione Perilmondo onlus

presentano

Una Serata con lo scrittore Mario Pavan

“Alle radici degli olivi”


Il libro che ha reso possibile la realizzazione del Campo Estivo per i bambini di Artas

martedì 30 NOVEMBRE 2010 ore 20.30
Sala polivalente via S.Maria Assunta 35/a - Guizza (Padova)
(di fronte al cinema Porto Astra)

Saranno presenti alla serata:
  • Diana, Cesare, Filippo e Giulio, i quattro ragazzi volontari, insieme alla prof. Silvia Gallo (insegnante e coordinatrice, che attiva iniziative per la pace e diritti in Palestina) protagonisti dell’esperienza formativa, educativa e ricreativa nel Campo Estivo per i Bambini di Artas: racconteranno e mostreranno fotografie e video del lavoro svolto con i bambini ed educatori locali)
  • Bassima Awad, Presidente di Al Quds (impegnata da anni in attività ed iniziative in Italia/Palestina, ideatrice del progetto)
  • Mario Pavan:scrittore e giornalista vicentino, contribuente importante alla realizzazione del Progetto in Palestina
  • Alessandro Zan, Assessore alla cooperazione Internazionale del Comune di Padova, ha stanziato per il progetto un contributo che sarà utilizzato nel prossimo anno 2011
  • Perilmondo onlus, Associazione impegnata in attività di solidarietà internazionale, che ha contribuito alla realizzazione del Progetto

ARTAS è un bellissimo villaggio a sud di Betlemme, una volta fiorente per la sua posizione geografica ed importanza storica e per la ricchezza del suo territorio, fertile per la presenza di 7 fonti d’acqua. Con l’occupazione e le continue chiusure e la disoccupazione dei suoi abitanti, è stato ridotto peggio di un campo profughi.

12 novembre 2010

“DA NAZARETH A PADOVA SUL FILO DELLA MUSICA”

La Comunità Palestinese nel Veneto

con il patrocinio del Consiglio di Quartiere 4 Sud Est
e la collaborazione di “ALQUDS” e della
"LA COMUNITA' MAROCCHINA DI PADOVA"

presentano

♫♫ Una Serata Musicale ♫♫

“DA NAZARETH A PADOVA SUL FILO DELLA MUSICA”
con il gruppo di SALAM ABU AMNEH


martedì 16 NOVEMBRE 2010 ore 20.30

BASTIONE ALICORNO
PIAZZALE SANTA CROCE Padova (di fronte cinema Lux)



SALAM è una giovane palestinese nata a Nazareth e considerata una delle pochissime donne musiciste/cantanti che mentre cantano suonano Al‘OUD (liuto).
Salam è cresciuta in una famiglia di artisti e conservatrice dei valori musicali orientali dalle caratteristiche culturali palestinesi coi ritmi tradizionali. Ha suonato in diversi concerti nazionali (Palestina e Israele) legati ad eventi drammatici, che ricordano il famoso scrittore/vignettista Naji Al Ali e la “Giornata del Prigioniero Palestinese”. Ha inoltre condotto diversi concerti e festival internazionali accompagnando delegazioni palestinesi in Germania ed altri paesi Europei e Mediorientali.
Salam ha realizzato un album dal titolo “Io Vengo da Questa Terra” che contiene canzoni famose del grande poeta Tawfiq Zayyad e bellissime canzoni dedicate alla Palestina composte da Maroon Ashqar. Oltre alla sua carriera artistico/musicale Salam è anche insegnante affermata di lingua
araba a Nazareth.

Esegue i suoi concerti accompagnata dal suo gruppo musicale così composto:
Charlie Safyeh violino,
Osama Bisharat qanoon,
Muhammad Huwwary percussione,
Jamil Bishtawi flauto,
Nassar Nassar direttore artistico.

Il loro repertorio include diverse canzoni di cantanti arabi e palestinesi molto famosi quali Fairuz, Marcel Khalifa, Ahmad Qa’boor, Samih Shqayer ed Abu Arab oltre alle canzoni nazionali palestinesi d’archivio.

03 novembre 2010

Concerto per Gaza a Padova

ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI di PADOVA
AGRONOMI E FORESTALI SENZA FRONTIERE
COLLEGIO DEI PERITI AGRARI di PADOVA
CON IL CONTRIBUTO DEL COMUNE DI PADOVA C.d.Q 5
GIORNALISTI E AMICI DEL VERDE


propongono una

INIZIATIVA A FAVORE DEL PROGETTO
“ORTI DOMESTICI NELLA STRISCIA DI GAZA”


Per il lancio dell'iniziativa organizzano un

CONCERTO
domenica 7 novembre alle ore 21.00
Ex Fornace Carotta
Piazza Napoli 74 – PADOVA


Suonerà il
TRIODELLARCO
Musicisti del Teatro La Fenice

PROGRAMMA

Ludwig Van Beethoven (1770 -1827)
Trio serenata in re maggiore op.8
Hans Krasa (1899 -1944)
Danza, trio per archi
Astor Piazzolla (1921-1992)
Balada par un loco
Oscar Del Barba
Dalla Traviata di Giuseppe Verdi
Wein ala Ramallah - tradizionale palestinese

biglietto 10 euro, in vendita a partire dalle ore 20

TRIODELLARCO
Nato nel 1999, Il TRIODELLARCO, composto da strumentisti di prim’ordine del Teatro La Fenice di Venezia, si è esibito per importanti associazioni musicali, ha al proprio attivo collaborazioni con famosi musicisti (G. Pretto, R. Calvi, M. Stockhausen, D. Shoshoka) e alcune registrazioni discografiche. Il Trio si è esibito in tournèe in Giappone, Ungheria, Rep. Slovacca, Rep. Ceca e Austria. Amando la musica in tutte le sue forme, la formazione possiede un repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea, includendo nei suoi programmi anche generi non strettamente classici (kletzmer, etnica, jazz). E’ costituito dai musicisti Sara Michieletto, Violino, Daniel Formentelli, Viola, Nicola Boscaro, Violoncello.


PROGETTO DI COOPERAZIONE
“INTERVENTI A SOSTEGNO DEGLI HOMEGARDENS NELLA STRISCIA DI GAZA”
Il progetto è finalizzato alle aree urbane di Gaza City e Deir el-Balah dove, a seguito dell’operazione “Piombo Fuso”, vi è stato un grave danneggiamento degli orti domestici.

Si tratta di aree ad alta densità abitativa e quindi non a vocazione agricola; tuttavia esistono già piccole commissioni locali ed associazioni di donne che si occupano della gestione di orti familiari. Si vuole quindi incidere sulla insicurezza alimentare e sulla malnutrizione della popolazione locale incoraggiando la produzione di cibo fresco a livello di singoli aggregati domestici; particolare attenzione viene riservata ai nuclei familiari con donne capo-famiglia.

Partner locale dell’intervento è il PARC (Palestinian Agriculture Relief Committees) e beneficiari diretti saranno circa 1400 abitanti, anche se si stimano benefici indiretti per circa 10.000 persone.


Tra i beneficiari diretti in particolare si contano 150 nuclei familiari, circa 120 fornitori da cui si acquisteranno gli input da distribuire agli agricoltori, circa 20 donne che usufruiranno dei nuovi microcrediti erogati, preferibilmente per attività a gestione collettiva, almeno altri 40 nuclei familiari e dunque circa 200 individui, infine 50 lavoratori inoccupati, con relativi nuclei familiari (circa 300 individui) distribuiti nei vari obiettivi.


L’intervento verrà realizzato attraverso i seguenti punti:

 aiuto di sussistenza per nuclei familiari vulnerabili;
 promozione di pratiche agricole urbane;

 incoraggiamento delle donne capo-famiglia alla ripresa di piccole attività di reddito, promuovendo il loro inserimento nel tessuto produttivo;

 tecniche di razionalizzazione delle risorse idriche.


Riferimenti:
Agronomi Senza Frontiere ONLUS
Presso: Facoltà di Agraria
Via Università 16
35020 Legnaro PD
www.agronomisenzafrontiere.it
Informazioni
Segreteria Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Padova
Riviera dei Mugnai, 5 35137 PADOVA
tel. Fax 049 657372
www.agronomiforestalipadova.it/

30 ottobre 2010

Concerto per l’Ospedale pediatrico di Betlemme


UFFICIO PELLEGRINAGGI DIOCESI DI VICENZA
Gruppo “Pellegrini nella Terra del Santo”

organizza un

Concerto di beneficienza
a favore dell’Ospedale pediatrico di Betlemme
“ Caritas Baby Hospital “

Sabato 6 Novembre alle ore 18.30
presso la Sala Concerti del Conservatorio “ A. Pedrollo “ di Vicenza
Contra’ S. Domenico - Vicenza

I Maestri:

Stefania Redaelli, pianoforte
Alessandro Fagiuoli, violino
Stefano Antonello, violino
Andrea Amendola, viola
Luca Paccagnella, violoncello
Ramzi Shomali, pianoforte
Julien Antonello, pianoforte

suoneranno musiche di BRAHMS, SCHUMANN, MARTIN, BARTOK, e tradizionali palestinesi ed ebraiche

Quando pensiamo a qualche paese con storia e tradizioni particolari, o quando ci ricordiamo di qualche viaggio compiuto in terre lontane, inevitabilmente ci vengono alla mente ambienti ed atmosfere molto diversi da quelli che frequentiamo quotidianamente, accompagnati da paesaggi sonori così caratteristici e tipici che a volte ci può bastare il sentire poche note per associarle ad una determinata area del mondo. Questi suoni e queste musiche nascono dalla musica del popolo, e le loro origini si perdono nei secoli.

Anche i grandi compositori hanno sentito il fascino di questa musica, al punto da ricrearne lo stile per inserirlo in alcune delle proprie opere, come ha fatto Brahms, o arrivando a farne il perno della propria maniera di scrivere, dopo aver girato in lungo ed in largo intere nazioni per raccogliere materiale, come è il caso di Bartok. Questa è l’idea della prima parte del concerto. Nella seconda è proposto il Quintetto di Schumann, uno dei capolavori della musica da camera dell’Ottocento, che pur nella sua grande e n e r g i a e b r i l l a n t e z z a , p o n e emblematicamente al centro il secondo movimento, una Marcia (quasi) funebre.

Schumann pare spingerci così a riflettere sull’essenza della nostra vita. Ma ascoltando con attenzione non possiamo non notare dei bagliori di luce, dei segni di speranza e rinascita che nascono proprio quando la situazione sembra arrivata al punto più drammatico. Questo è anche quello che cerca di fare il Baby Hospital di Betlemme.

Contatti:

Associazione “Aiuto Bambini di Betlemme“
Via Roma, 67 - 37012 Bussolengo (Verona)
Tel. Fax 045 715 84 75 -
E-mail aiutobbvr@libero.it - Web-site: www.aiuto-bambini-betlemme.it

Ufficio Pellegrinaggi - Diocesi di Vicenza
Contra’ Vescovado 3 - 36100 Vicenza
Da lunedi’ al venerdi’ dalle 08.30 alle 12.30 - Tel: 0444 327146 - Fax 0444 230896
E-mail
dioces73@pellegrinaggi.191.it - Web-site: www.pellegrininellaterradelsanto.it

28 ottobre 2010

Essere giovani in Palestina oggi

Il Comune di Vicenza
Assessorato alla famiglia e alla pace

in collaborazione con

ACS - Associazione di Cooperazione e Solidarietà - Padova

e con l'Associazione
Salaam Ragazzi dell'olivo - Vicenza

organizza


Essere giovani in Palestina oggi


venerdì 29 ottobre alle ore 20.30
nella Sala dei Chiostri di Santa Corona - Vicenza

Introduce e modera Miriam Gagliardi, Salaam Ragazzi dell'Ulivo

- Video introduttivo (6 minuti)

- Saluto di un rappresentante dell'amministrazione comunale di Vicenza

- Fare cooperazione in Palestina – Martina Iannizzotto, Acs

- Situazione giovanile in Palestina – Talal Abukeshek, Yda

Dopo gli interventi programmati, i relatori sono a disposizione per rispondere alle domande del pubblico

Acs è una Ong italiana che opera in Palestina, Bosnia e Congo per favorire i processi di auto-sviluppo economico, umano e sociale delle aree rurali.

Yda è una Ong palestinese che opera nei villaggi rurali per promuovere il ruolo dei giovani, soprattutto attraverso la formazione ed il volontariato.

per info: info@acs-italia.it 049-8648774 www.acs-italia.it

21 ottobre 2010

Le adozioni di Salaam - Abdelrahaman

La famiglia Ghanem di cui Abdelrahaman nato nel 1997 è uno dei figli più giovani vive nel campo profughi di Tulkarem , in una casa di quattro stanze che condivide con altre tre famiglie ( tutti parenti ) . Vi è quindi un nucleo famigliare di circa 15 persone che si danno il turno anche per dormire , la situazione è di grave disagio .

Di queste 15 persone una sorella di Abdelrahaman che ha 23 anni è invalida , un fratello di 26 anni è stato reso invalido a causa di un proiettile sparato da un soldato israeliano , un’altra sorella di 30 anni assieme alla madre anziana sono entrambe ammalate di cancro.

Il fratello primogenito è tuttora nelle carceri israeliane con una condanna all’ergastolo, per atti di pura resistenza.

Per sopravvivere all’interno delle quattro stanze una è stata adibita a negozio, dove i componenti adulti della famiglia Ghanem cercano di vendere un po’ di tutto, dagli alimenti ai casalinghi, ma il loro guadagno non basta per pagare le spese mediche di tutti .

Con la nostra adozione assicuriamo la scuola ad Abdelrahaman e diamo un contributo anche se insufficiente a questa drammatica situazione.

20 ottobre 2010

Le adozioni di Salaam - Ahmad Abu Abied

Ahmad Abu Abied, ha dodici anni e vive nel campo profughi di Tulkarem con i genitori e due fratelli.

La casa in cui vive Ahmad è estremamente povera, spesso l'elettricità viene tagliata perché non ci sono i soldi per pagare la bolletta.

Il padre di Ahmad, Basam, è disoccupato e disabile, soffre di una grave forma di depressione perché è quasi completamente sordomuto (a causa dello scoppio ravvicinato di bombe sonore lanciate dall’esercito israeliano), la sua condizione lo ha emarginato da qualsiasi forma di vita sociale.

È costretto ad assumere farmaci che tengono sotto controllo lo stato depressivo e questa spesa incide pesantemente su un reddito praticamente assente poiché, a parte gli aiuti trimestrali dell'UNRWA, la famiglia vive grazie a qualche lavoretto saltuario di pulizia della moglie Nawal (che, tra l'altro partecipa alle attività di Kufia ed è una donna straordinariamente forte e dolce).

18 ottobre 2010

Progetto adozioni a distanza di Salaam


Tra le diverse iniziative di Salaam ragazzi dell'Olivo - Vicenza, una consiste nel mantenere - se possibile aumentare - un sostegno diretto ad alcune famiglie palestinesi con bambini e ad organizzazioni locali che svolgono attività in favore dell'infanzia.
Oltre vent'anni fa, anzi, Salaam era nata a livello nazionale proprio inventando la formula dell'adozione a distanza.
Più di recente, l'impegno di alcuni membri dell'associazione è stato quello di contribuire con questa formula al progetto "Tu sei mio fratello" dell'organizzazione Kufia (v.pagina).

Quest'anno l'Associazione è riuscita a devolvere 2.000 euro, ricavate da una precedente cena di solidarietà e dalla vendita di libri ed oggetti a Festambiente.
Si tratta di una piccola somma, ma nella difficile situazione che si vive ad Hebron o nel campo profughi di Tulkarem anch'essa può far differenza.

Più in dettaglio, 1.000 euro sono stati consegnati all' Associazione sportivo - culturale per la città vecchia di Hebron, presieduta dall'amico Fawwaz Abu Khalaf, che ci ha fatto avere un dvd con le foto delle varie attività tra cui corsi di lingua araba, italiana, campi estivi per bambini , tornei di calcetto e pallavolo maschili e femminili e altro.

Altri 1.000 euro sono stati portati al campo profughi di Tulkarem e la cifra è stata suddivisa tra quattro famiglie con bambini, cui sono quindi andati 250 euro cadauna.
La loro individuazione è stata fatta in accordo con il nostro amico Aziz, che ci ha sempre seguito in questi anni e - anche se in questo momento è richiedente asilo in Norvegia - ci ha dato una mano per raggiungere direttamente le famiglie bisognose laggiù.

03 settembre 2010

Precisazioni su MIRAL

MIRAL

Due precisazioni rispetto al post precedente.

Il film, diretto dal regista ebreo-americano Julian Schnabel, scritto dalla sua compagna arabo-israeliana Rula Jebreal, con protagonista la star indiana Freida Pinto, è in programmazione al Cinema Odeon di Vicenza da oggi (venerdì 3) a tutto lunedì 6 settembre.

Nelle librerie si trova il libro "Miral", che è una riedizione speciale, riveduta e ampliata, di "La strada dei fiori di Miral".

31 agosto 2010

Il film MIRAL al Cinema Odeon

Venerdi' 3 settembre
(il giorno dopo la proiezione in Concorso a Venezia)
al Cinema Odeon, con orario 18 e 20,30
verrà proiettato
"MIRAL"
un film sulla Palestina, tratto dal romanzo "La strada dei fiori di Miral" della giornalista italo-palestinese Rula Jebreal, che ne ha curato la sceneggiatura.


Miral racconta la storia di tre generazioni di donne le cui vite si intrecciano nell’umana ricerca della giustizia, della speranza e della riconciliazione in un mondo offuscato dall’ostilità, dall’odio e dalla guerra.
La storia ha inizio nel 1948, in una Gerusalemme consumata dalla Guerra.
Mentre si reca a lavoro Hind Husseini (HIAM ABBASS, L’Ospite Inatteso, Il giardino di limoni, Amreeka) si imbatte in 55 bambini, sono degli orfani che vagano per la strada. Incapace di voltare loro le spalle li porta a casa con sé, per sfamarli e dargli un rifugio. Nell’arco di alcuni mesi, i 55 orfani diventano quasi 2000. Hind decide così di trasformare la sua casa nell’Istituto Al-Tifl Al-Arabi e, in seguito, l’istituto diverrà anche una scuola, il cui scopo è offrire un’istruzione agli orfani e di fungere da simbolo di speranza per tutte quelle ragazze vittime del conflitto Israelo-Palestinese.
Sono trascorsi trent’anni, siamo nel 1978, una bambina di 7 anni arriva all’Istituto in seguito alla morte della madre. E’ Miral (FREIDA PINTO, The Millionaire), che crescerà tra le mura protettrici dell’Istituto, completamente ignara delle problematiche che infiammano il paese. All’età di 17 anni, all’apice della resistenza dell’Intifada, a Miral viene affidato il compito di lavorare come insegnante in un campo rifugiati, lì, Miral viene a conoscenza dell’odio, della frustrazione e della guerra che sembrano essere un antico retaggio della sua stessa famiglia. Miral si innamora del fervente attivista politico, Hani (Omar Metwally, Munich, Rendition), e così si ritroverà a dover affrontare un lacerante conflitto interiore, che rispecchia la situazione che si verifica nel paese: combattere come hanno fatto quelli prima di lei, oppure seguire gli insegnamenti di Mama Hind, secondo cui l’istruzione è la chiave che aprirà la strada per la pace.

27 luglio 2010

NO ai prodotti illegali nella mia COOP!!!

Cara COOP,

apprendiamo con forte rammarico che, dopo l’annuncio della sospensione della vendita dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei vostri supermercati, decisione apprezzata sia per il rispetto del diritto internazionale sia per la tutela di noi consumatori, ora COOP Italia intende continuare la commercializzazione di questi prodotti, anche se con un'etichettura "differenziata" (leggi il comunicato).

A prescindere da come vengono etichettate, non può essere considerato legittimo commercializzare merci prodotte in un regime di occupazione militare. Infatti, le colonie israeliane sono state definite illegali nelle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (446, 452, 465, 471 e 476) e dalla Corte Internazionale di Giustizia, definizione riconosciuta da tutte le istituzioni europee. Ogni compratore, ogni cittadino che conosce queste illegalità e le subisce passivamente, se ne rende complice; ma maggiore è la responsabilità della struttura che contribuisce a diffondere quel prodotto dall'origine illegale e ne ricava guadagno.

Pertanto ribadiamo la nostra richiesta a COOP Italia di non commercializzare i prodotti provenienti dalle colonie e di interrompere rapporti con quelle aziende che traggono profitti dal regime di occupazione illegale dei territori palestinesi. Altrimenti rimane l'interrogativo: cosa segna la differenza fra COOP e una qualunque altra azienda della grande distribuzione?


01 luglio 2010

Incontro a Padova con i Combatants for peace

Associazione per la Pace, Donne in Nero, ARCI, Comunità Palestinese del Veneto, ACS, Agronomi e Forestali senza Frontiere, Associazione Perilmondo Onlus invitano ad un incontro con

I COMBATTENTI PER LA PACE

ex soldati israeliani ed ex prigionieri palestinesi insieme per la fine dell'occupazione militare israeliana

giovedì 8 luglio ore 19
“Giardini Sospesi”, Bastione Santa Croce via Marghera 44
PADOVA


Intervengono:
Ashraf Khader, palestinese, e Liri Mizrahi, israeliana, Combattants for Peace

Il movimento dei "Combatants for Peace" è stato creato congiuntamente da palestinesi e israeliani che hanno avuto parte attiva nel ciclo della violenza; gli israeliani in qualità di soldati dell’esercito israeliano (IDF) e i palestinesi come parte della lotta violenta per la libertà della Palestina:
“Dopo aver brandito per anni le armi, ed esserci per anni visti l’un l’altro solo attraverso i mirini delle armi, abbiamo deciso di deporre le nostre pistole e di combattere per la pace. Crediamo che solo unendo le forze saremo capaci di fermare il ciclo della violenza, lo spargimento di sangue, l’occupazione e l’oppressione del popolo palestinese. Non crediamo più che sia possibile risolvere il conflitto tra i due popoli per mezzo della violenza; per questo abbiamo dichiarato il nostro rifiuto di prendere parte a ogni ulteriore e reciproco spargimento di sangue. Ora le nostre azioni sono nonviolente, così che ciascuna delle due parti arrivi a comprendere le aspirazioni nazionali dell’altra. Vediamo nel dialogo, nella riconciliazione e nelle azioni comuni di disobbedienza civile l’unica via per porre fine all’occupazione israeliana, per bloccare il progetto di insediamento e fondare uno stato palestinese con capitale a Gerusalemme Est, a fianco allo stato di Israele.”

vedi anche il sito www.combatantsforpeace.org


(per vedere il video clicca sul triangolino, poi per il full screen premi il quadratino in basso a destra)

23 giugno 2010

FESTAMBIENTE! Ci siamo anche noi


Anche l'Associazione Salaam ragazzi dell'olivo - Vicenza sarà presente con un proprio gazebo a Festambiente 2010
dal pomeriggio di venerdì 25 alla sera di domenica 27
Libri, ricami, video, informazioni ...
Venite a trovarci!

02 giugno 2010

"Il tempo che ci rimane" al Cinema Odeon

Venerdì 4, Sabato 5, Domenica 6 Giugno 2010
(ore 16 - 18 - 20 - 22)

al Cinema Odeon di Vicenza
verrà proiettato il film drammatico di Elia Suleiman

Il tempo che ci rimane


Ogni guerra ha la sua… quotidianità! Figurarsi un conflitto come quello israelo-palestinese che dura praticamente da sempre. È questo il concetto base dell’ultimo lavoro di Elia Suleiman “Il tempo che ci rimane”, presentato in concorso al 62esimo Festival di Cannes.
La pellicola semiautobiografica, basata soprattutto sui diari del padre del regista, segue le vicende della famiglia Suleiman in quattro distinti episodi, tutti facilmente ricollegabili, dal 1948 con la resa della città di Nazareth, fino ai giorni nostri. Elia Suleiman però non ci racconta la diaspora dello stato di Israele, ma ci porta dentro le case di quelli che furono etichettati come “Arabi Israeliani”, quei palestinesi che non abbandonarono la loro terra e che continuano ancora oggi a vivere come stranieri nella loro stessa patria.
Il racconto è fatto di episodi che si ripetono sempre uguali nella vita di ogni giorno: come bere il solito caffé al bar, la chiacchierata con gli amici, le discussioni tra vicini, la pesca notturna; fatti consueti che ci fanno capire come si possa vivere discretamente in una situazione in cui si è sempre in bilico. La routine con una guerra praticamente sotto la finestra della cucina può avere anche i suoi risvolti “comici” e simpatici, trasformando i fatti più sconvolgenti in un’occasione per… ballare.
La pellicola in alcuni punti è davvero divertente, anche se la politica è raccontata solo attraverso le immagini di una televisione accesa, che nessuno guarda.
Non c’è una lezione da imparare guardando questo film, c’è solo da ammirare come due popoli con-vivono nonostante la (becera) politica mondiale non riesca a trovare una giusta soluzione.
Sono presenti molti tratti caratteristici della poetica cinematografica di Suleiman come il nonsense e la voglia di trovare l’ironia in tutte le cose. Nel film ci sono delle situazioni comiche che, a pensare accadano realmente, fanno spuntare sulle labbra un sorriso amaro, ma assolutamente divertito: basti immaginare il cannone di un carro armato che vi segue anche se state parlando al cellulare.
Un protagonista assoluto della pellicola è il silenzio, il silenzio che il regista ha sempre portato con sé nei suoi film, perché considerato meravigliosamente sovversivo. Tutto il rapporto tra Elia Suleiman (che nell’ultimo episodio si concede il lusso di recitare, interpretando se stesso) e la madre è fatto solo di gesti e sguardi. Il livello di sceneggiatura ovviamente è altissimo e compie un ottimo lavoro su tutti i protagonisti. I personaggi cambiano infatti attraverso i decenni, ma mutare è anche e soprattutto il mondo intorno a loro: del resto se i soldati israeliani del 1948 sparano, quelli del 2009 davanti ad una discoteca danno il coprifuoco a ritmo di musica house. E Suleiman non interagisce, ma dall’alto del suo silenzio osserva, azzardando una soluzione: un salto con l’asta per superare quel maledetto (!) muro, di cui è meglio non parlare!
Infine come non apprezzare gli attori? Praticamente sconosciuti a noi occidentali, ma che meritano davvero il giusto riconoscimento. Senza continuare ad elogiare l’interpretazione di Elia Suleiman, altrettanto intensa è la prova di Saleh Fuqua, che interpreta il padre di Elia, che porta nei suoi grandi occhi azzurri tutto il dolore che questa guerra ha causato nella vita dei cittadini comuni. Applausi a scena aperta anche per Ayman Espanioli e Samar Qudha Tanus, attori per cui ci si può solo augurare un meritato riconoscimento internazionale. Un film assolutamente da consigliare attraverso il passaparola: per ridere col cervello!

Davide Monastra



Il trailer è visibile solo sul blog di Salaam

Il Regista

Nato a Nazareth (Israele) il 28 Luglio 1960, Elia Suleiman vive a New York tra il 1981 e il 1983. Qui assiste a diverse lezioni, tra università e istituzioni artistiche, e realizza i suoi primi cortometraggi: "Introduction à la fin d'un argument" e "Hommage par l'assassinat", per i quali ottiene numerosi riconoscimenti.
Nel 1994 torna a Gerusalemme, dove la Commissione Europea lo incarica di creare un dipartimento di cinema e media all'Università di Bir-Zeit. Nel 1996 Suleiman realizza il suo primo lungometraggio, "Chronique d'une disparation". Il tema? Il senso dell'identità palestinese. Con questo film si aggiudica il Premio per la miglior opera prima al Festival di Venezia.
Nel 1998 gira 'Reve Arabe', un corto ambientato tra Gerusalemme, Nazareth e Ramallah per celebrare la fine del millennio.
Nel 2001 è la volta del mediometraggio 'Cyber Palestine' presentato a Cannes nella Quinzaine des Realisateurs.
Il suo secondo film, "Intervento divino", gli vale il Premio della Giuria alla 55esima edizione del Festival di Cannes. Costruito sull'intersezione di gag fulminanti, "Intervento divino" è una cronaca di amore e di dolore ambientata in Medio Oriente. Il regista e anche protagonista maschile della pellicola ci guida lungo le strade di Betlemme e Gerusalemme, sceglie la forma dello sberleffo per raccontare le metamorfosi di un paese senza identità, squassato dalle stragi e in cui la poesia e l'amore diventano atti di resistenza. Nel 2006 Sulieman torna a Cannes nelle vesti di membro della giuria del Festival.

31 maggio 2010

Attacco alla Peace Flotilla: oggi sit-in davanti alla prefettura

Oggi alle ore 4.00 del mattino l'esercito israeliano ha compiuto un orribile attacco con elicotteri navi e soldati alla flottiglia internazionale di pace che portava viveri ed aiuti a Gaza, da oltre tre anni assediata ed affamata.

Le navi portavano 10.000 tonnnellate di aiuti: case prefabbricate, carrozzine elettriche, farmaci ed altro. L'attacco è stato sferrato in acque internazionali mentre la flottiglia, composta da otto navi, procedeva verso Gaza. A bordo c'erano parlamentari, premi nobel, attivisti dei diritti umani e pacifisti, in tutto 700 persone provenienti da 50 paesi di tutto il mondo, tra cui due italiani. Le navi sono state poi dirottate verso altri porti scelti dall'esercito israeliano con i feriti ed i morti a bordo.

Come avverrà in altre città italiane, aderiamo all'appello per un sit in davanti alla prefettura alle ore 18.30 per protestare contro questo attacco barbaro che ha lasciato sul terreno 19 morti ed una cinquantina di feriti.

07 maggio 2010

Testimoni dai Territori occupati di Palestina


Il Comune di Vicenza
Assessorato alla famiglia e alla pace

nell'ambito delle iniziative assunte
con l'adesione al Progetto "Adotta un popolo"
e la partecipazione alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi
del prossimo 16 maggio 2010

in collaborazione con l'Associazione
Salaam Ragazzi dell'olivo - Vicenza

propone
Testimoni da Bil'in
il villaggio resistente nella Palestina occupata

una serata con Iyad Burnat
e Raz Bar David Veron

martedì 11 maggio alle ore 20.45
nella Sala dei Chiostri di Santa Corona



Una ragazza israeliana di vent'anni dal viso pulito, Raz Bar David Veron, ha già fatto l'esperienza del carcere per essersi rifiutata di arruolarsi nell'esercito.


Iyad Burnat, coordinatore del Bil'in Popular Committee,una delle principali figure della lotta contro il MURO, anch'egli arrestato più volte.

Il loro punto d'incontro è credere nella pace, nell'azione non violenta.
Il loro luogo d'incontro è Bil'In, che da cinque anni resiste contro il MURO ed è diventata la bandiera della resistenza non violenta all'occupazione.

13 aprile 2010

Sei vicentini nella Palestina occupata

… la porta stretta dell’asilo di Betania … come vive l'occupazione una famiglia cristiana di Betlemme … le difficoltà per i bambini beduini di andare a scuola ... le cooperative di donne … le terre rubate alla città di Qalqilya … le ore condivise con i lavoratori arabi al check point … e il muro, l’ossessionante muro che separa sempre più nettamente due popoli e allontana una soluzione di pace …

Nella e Sergio, Betty e Lucio, Annapia e Claudio, sei vicentini che il mese scorso hanno vissuto un’intensa esperienza in terra di Palestina, insieme con amici dell’Agesci e di Pax Christi, vorrebbero raccontarvi ciò che hanno visto e capito e mostrarvi le immagini che hanno colto, quelle che non si vedono nei soliti pellegrinaggi in Terrasanta,

venerdì 23 aprile 2010 alle ore 20.45

presso il Centro giovanile
della Parrocchia della S. Famiglia e San Lazzaro

via Pierluigi da Palestrina 82 in Vicenza
(parcheggio)

Con l’occasione Salaam ragazzi dell’olivo, che opera da vent’anni a Vicenza, presenterà l’Associazione che di recente ha costituito.

08 aprile 2010

"Piombo fuso" al cinema

Giovedì 15 aprile
al Cinema Portoastra di Padova

via Santa Maria Assunta 20 (Inizio proiezioni ore 21.00. Biglietto 4 euro)
PIOMBO FUSO
regia Stefano Savona, Italia 2009, 82 min.



E’ il 6 Gennaio 2009, l’undicesimo giorno dell’attacco israeliano contro la Striscia di Gaza. Nessun testimone è ancora riuscito a forzare il blocco imposto dalle truppe d’occupazione. Poi, quasi per caso, si apre una falla e qualcuno riesce a passare. Tra loro c’è anche un regista che con la sua telecamera ha potuto filmare al di là di quel confine: il film è il semplice racconto per immagini della vita quotidiana a Gaza durante gli ultimi drammatici giorni dell’Operazione “Piombo Fuso”.
Premio speciale della giuria al Festival Internazionale di Locarno
Sarà presente in sala il regista.