21 giugno 2009

“Niente sesso in città’” di Suad Amiry

Martedì 30 giugno alle ore 20.30
nella“SALA ANZIANI” del Comune di Padova
(palazzo Moroni, via del Municipio, 1 - Padova)

Suad Amiry

architetta e scrittrice palestinese

presenterà il suo libro

NIENTE SESSO IN CITTA’



(click al centro della foto per aprire il filmato, click nel rettangolo in basso a destra sotto la foto per aprire a schermo intero)

Suad Amiry è un’affermata architetta e scrittrice palestinese, fondatrice e direttrice del “Riwaq Center for Architectural Conservation” a Ramallah. Cresciuta tra Amman, Damasco, Beirut e Il Cairo, ha studiato architettura all’American University di Beirut e all’Università del Michigan, specializzandosi infine a Edimburgo.
Dal 1981 insegna archittettura alla Birzeit University e, da allora, vive a Ramallah. Ha scritto e curato numerosi volumi sui differenti aspetti dell’architettura palestinese.

"Mi chiedo quale sarebbe la tua reazione se fossi vissuto sotto occupazione tutti gli anni che ci ho vissuto io, o se i tuoi diritti di consumatore, come tutti i tuoi altri diritti, fossero violati giorno e notte, [...] se il tuo villaggio fosse stato spianato con un bulldozer, o la tua casa demolita, se tua sorella non potesse raggiungere la sua scuola, o tuo fratello avesse avuto tre ergastoli, o tua madre avesse partorito a un posto di blocco, o se tu fossi stato in fila per giorni nel caldo torrido d'agosto in attesa del tuo permesso di lavoro."

Introdurrà Filippo Tosatto, giornalista del Mattino di Padova.
Guiderà il dialogo con l’autrice Gianna Tirondola (Associazione per la Pace)
Saida Puppoli leggerà alcuni brani tratti dal libro.

L'incontro è promosso da:
Comunità Palestinese nel Veneto
Al Quds – Istituto di Cultura Italo Palestinese.
Aderiscono: Mezzaluna Rossa Italiana, ACS, Associazione per la Pace, Donne in Nero, Associazione Ingegneri Palestinesi, Associazione Forestali senza frontiere, Salaam Ragazzi dell'olivo - Comitato di Vicenza.

12 giugno 2009

Concerto dei RadioDervish con i Solisti dell'Orchestra di Nazareth

Vi segnaliamo un concerto che si preannuncia molto bello, in un contesto bellissimo:

RadioDervish con i Solisti dell'Orchestra di Nazareth
domenica 21 giugno alle ore 22
in Villa di Montruglio (Ponte di Nanto)
(click per le indicazioni su come arrivarvi)




























Il numero sempre crescente di flussi migratori, il riassetto economico, sociale, morfico del mondo, la globalizzazione, invitano a pensare alle varie modalità che lo stare e l'andare possono assumere. Oggi nel mondo ci sono interi popoli in movimento, in fuga, in cerca. Ma ci sono anche persone ferme in fuga dalle proprie radici... Msp 2009 affronterà parte dello scibile umano da questo particolare punto di vista del radicamento e dello sradicamento, fisico e mentale. Faranno da collante proposte di suono e musica, pensate anch’esse come un viaggio alla ricerca delle radici sonore delle varie culture del mondo, e come viaggi interiori che i musicisti e i suonatori da sempre affrontano per approdare, infine, ciascuno, al proprio suono.

Programma dell'intera manifestazione del 19-20-21 giugno 2009

Performance collettiva
Soundwalking, passeggiata d’ascolto nel parco di Montruglio con il musicista e studioso di psicoacustica Massimo Liverani. Evento su prenotazione.

Musica
Concerto: Enrico Pieranunzi Piano solo: divagando intorno a Scarlatti
Concerto: Tammittam Percussion Ensemble Piano, Voice and Percussion in the 20th Century
Concerto: Petrina Petrina In Doma
Concerto: Lino Cannavacciuolo EstOvest, dialogo sul soffio del violino, da Segesta al Cairo
Concerto: Ananke Musiche della tradizione sefardita
Concerto: Figli di Madre Ignota Fez Club
Concerto: Radiodervish e i Solisti dell’Orchestra di Nazareth (anteprima italiana)

Incontri
gli incontri riguarderanno radici contorte, quelle di chi non sa bene a quale terra appartenere, radici recise, di chi è costretto a scappare dalle proprie origini geografiche e interiori, radici mescolate, quelle che presagiscono un mondo in multicolor, radici ostinate, di chi nonostante tutto vuole restare...

Costretti a stare/Decisi a restare
MSP ricorda il ventesimo anniversario di Piazza Tian An Men (1989-2009) con letture di testimonianze originali dell’epoca, fornite da chi ha vissuto personalmente l'evento del 1989, Patrizia Galli e Zhang Dali. Costretti a stare sono tutti i ''Prigionieri di coscienza'', secondo la definizione di Amnesty International, ce ne parla un esponente. Decisi a restare sono i ragazzi coraggiosi che invece di andare restano e lottano per il cambiamento, ad esempio contro le mafie: ce ne parlano Francesca Vannini Parenti e FrancescoGalante dell’organizzazione Addiopizzo di Palermo

Costretti ad andare
Sul problema dei rifugiati, un portavoce dell’ACNUR in Italia incontra Diego Vecchiato Dirigente della Direzione Relazioni Internazionali-Cooperazione Internazionale-Diritti Umani e Pari Opportunità della Regione Veneto

Parole che radicano / Esilio di ognuno. Dialogo a due voci su migranti vecchi e nuovi
Incontro con gli scrittori migranti Tahar Lamri e Cristina Ali Farah

Armi sonore / Sradicamento dalla vita
Incontro con il musicista e studioso di psicoacustica Massimo Liverani

Laboratori

Alle radici dello strumento voce. Con il musicista Alan Bedin e l’attrice Franca Grimaldi. Evento su prenotazione.
La voce delle piante. Con la musicologa Laura Silingardi e l’ingegnere del suono Tiziano Franceschi. Evento su prenotazione.

Yoko Muronoi, danzatrice butoh. La rappresentazione danzata dello stare e dell'andare. Performance silenziosa per un pubblico di sordi e udenti.

Voci Scritte

Sul catalogo del festival, testi d'autore sul suono e sulle radici. Ferdinando Maddaloni su Anna Politkovskaja, Una voce scomoda, un comodo silenzio. Anonimo indiano sulle suore superstiti del massacro di Orissa, Grida sommerse. ....(work in progress)

Scarica qui il programma con gli orari e le date

09 giugno 2009

A sostegno di Obama, contro gli insediamenti

Il Presidente Obama ha appena tenuto un discorso straordinario in Egitto, nel quale si è impegnato personalmente a costruire la pace nel Medio Oriente.
La sua prima mossa è stata sorprendentemente di sfidare il nuovo governo di destra di Israele, alleato americano,
mettendolo sotto pressione per far cessare la politica autolesionistica degli insediamenti (colonie illegali sul territorio riconosciuto dagli Usa e dal mondo come palestinese).

C'è ampio consenso sul fatto che gli insediamenti siano un impedimento importante al raggiungimento della pace, un punto di vista condiviso anche da una maggioranza silenziosa di Israeliani. In combinazione con una rete di barriere e posti di blocco queste colonie ormai tappezzano la Cisgiordania, occupando il territorio e obbligando i Palestinesi a vivere come prigionieri in enclave sempre più piccole.
Fino a che questo tema non sarà affrontato sembra impossibile costruire sia un vero stato palestinese che un pace durevole, di qualsiasi sorta.

Questo è un raro momento di crisi e di opportunità. L'ardita strategia di Obama deve fare i conti con forti resistenze, e avrà bisogno di aiuto da tutto il mondo nei prossimi giorni e settimane per rafforzare le sue intenzioni.
Se riusciamo ad aiutare Obama a mantenere questa linea sugli insediamenti, a far cambiare strada alla politica israeliana e a incoraggiare i Palestinesi e altri stati arabi a offrire una mano tesa, un nuovo inizio per il Medio Oriente diventa possibile.
Avaaz.org, un'organizzazione non-profit e indipendente, che lavora con campagne di sensibilizzazione in modo che le opinioni e i valori dei popoli del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali (Avaaz significa "voce" in molte lingue) lancia una
campagna in tutto il mondo per una raccolta di firme
a supporto dell'affermazione di Obama
che gli insediamenti nei territori occupati devono finire.
AVAAZ farà pubblicare il numero delle firme raccolte (in questo momento sono circa 100.000) su importanti giornali in Israele e a Washington (dove ci sono tentativi di alienare a Obama il supporto del Congresso Usa).

Leggi le parole di Obama e aggiungi la tua firma (click)
, poi fai girare questa mail ai tuoi amici e familiari così che possano farlo anche loro.

Il testo completo del discorso del Presidente Obama in inglese e in italiano

Avaaz non riceve fondi da governi o aziende ed è composta da un team internazionale di persone sparse tra Londra, Rio de Janeiro, New York, Parigi, Washington e Ginevra. +1 888 922 8229