31 gennaio 2009

Il feed di Salaam


Se vuoi vedere o ritrovare con facilità i post del

blog di Salaam - Ragazzi dell'Olivo

finalizzato alla sensibilizzazione sul dramma del popolo palestinese
che informa su:

  • eventi sul tema (conferenze, incontri, proiezioni, spettacoli) che si svolgono a Vicenza e dintorni
  • altri eventi particolarmente significativi in Italia
  • news su fatti e iniziative (campagne, proposte) di valenza locale
  • recensioni di libri o articoli, commenti
puoi fare così:
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30 gennaio 2009

Abbiamo manifestato. E ora?



Eravamo parecchie centinaia alla fiaccolata silenziosa che venerdì 16 gennaio ha percorso le strade di Vicenza, per concludere davanti alla Loggia del Capitaniato ascoltando alcune poesie, colme di sofferenza e di speranza, di Mahmud Darwish.
Alcune decine di vicentini sono partiti, il mattino dopo, per Assisi o per Roma ed hanno partecipato alle manifestazioni indette rispettivamente dalla Tavola per la Pace e dal Forum Palestina.
La presenza è stata significativa, soprattutto per le numerose e qualificate adesioni, anche se i numeri sono stati - come sempre accade - contestati e la stampa ha praticamente taciuto.

E ora, che fare?
Ora che la tregua, bene o male, è stata decisa e sembra funzionare. Nel senso che tacciono le armi, ma i problemi sono quelli di prima e la situazione di Gaza, già così pesante, è molto peggiorata. Migliaia di case distrutte o inabitabili, oltre 1300 morti e migliaia di feriti, la disperazione e l'odio sicuramente ingigantiti, il radicalismo politico potenziato da motivazioni religiose irrobustito.
Entrano in campo ora le organizzazioni umanitarie o quelle che promuovono i diritti umani, occupandosi di problemi più specifici
Altri propongono iniziative
o raccolte fondi, come ad esempio
  • quella proposta da SALAAM RAGAZZI DELL'OLIVO - Comitato di Milano -ONLUS che ha proposto una "Campagna di sottoscrizione perchè le bambine e i bambini di Gaza possano vivere, crescere, giocare, studiare, sorridere ... e sperare in un futuro degno di essere vissuto nella loro terra"I contributi saranno inviati all'associazione palestinese psico-educativa R.E.C. di Jabalia (da anni validissimo partner di Salaam e che molti già conoscono) per gli interventi di emergenza, l'assistenza dei bambini e delle famiglie di quel territorio, il recupero delle strutture educative del REC danneggiate, oltre che ad altre associazioni palestinesi impegnate in progetti di sostegno all'infanzia di Gaza.
    - Versamento su c/c postale N° 27125202 intestato a “Salaam Ragazzi dell’Olivo Comitato di Milano – Onlus”
    - Bonifico presso Banca Popolare Etica – Sede di Milano – IBAN IT53 T050 1801 6000 00000104771 intestato a “Salaam Ragazzi dell’Olivo Comitato di Milano – Onlus” – Via Bagutta 12 – 20121 Milano. CAUSALE: "un futuro per i bambini di Gaza". I versamenti a
    Salaam possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi (secondo le normative vigenti sui contributi alle onlus); come giustificativi valgono le relative ricevute postali e bancarie.
La Tavola della Pace propone tre iniziative:
  1. promuovere la costituzione, in ogni città, di un Comitato per la pace in Medio Oriente dove enti locali e associazioni che condividono l'Appello di Assisi "Dobbiamo fare la nostra scelta" possano lavorare assieme per coinvolgere e sensibilizzare la popolazione, promuovere una politica e un'informazione di pace e praticare una solidarietà fattiva.
  2. sostenere la campagna di solidarietà con i bambini palestinesi: "Diamo un futuro ai bambini di Gaza". L'obiettivo è raccogliere i fondi necessari per realizzare insieme quanto sarà possibile per alleviare immediatamente le loro sofferenze, per curare i feriti, per aiutarli a superare il trauma terribile che stanno vivendo e a ritornare a sognare un futuro migliore. I bambini e le bambine di Gaza sono più di 700mila. Più della metà degli abitanti di quella misera striscia di terra. La campagna è promossa dalla Tavola della pace e dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani ed è parte di una campagna promossa dalla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente.
    I contributi possono essere versati
    sul C/C POSTALE N. 19583442 intestato all'Agenzia della Pace specificando "Bambini di Gaza" oppure con bonifico sul C/C BANCARIO N. 107073 della Banca Popolare Etica, Sede di Padova, ABI 05018 - CAB 12100 - CIN X - CODICE IBAN: IT90 X050 1812 1000 0000 0107 073.
  3. aderire al progetto di andare tutti insieme a Gerusalemme, in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati. Un progetto perandare incontro alle vittime di questa tragedia senza fine, ai due popoli. Andare di persona per conoscere e per capire. Andare per esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Andare per fare quello che vogliamo facciano l'Italia, l'Europa e l'Onu: impegnarsi seriamente per mettere definitivamente fine a questa sanguinosa tragedia umana e politica.
e invita a seguire l'evoluzione di queste proposte sul sito www.perlapace.it.

A questo punto, chi vuol fare qualcosa, informarsi, approfondire, partecipare ad eventi, contribuire con donazioni, non ha che da scegliere. Quello che ci sembra importante è
il mantenere viva la sensibilità, perchè i problemi e le sofferenze della Palestina, come abbiamo detto, dal recente conflitto restano aggravati.

Salaam - ragazzi dell'olivo di Vicenza si mette a disposizione di gruppi, scuole, associazioni per fornire un'informazione sulla situazione dal punto di vista delle motivazioni storiche e della situazione attuale, utilizzando anche materiale audiovisivo.
Per richiedere questo servizio, invia una email a cgioseffi@yahoo.it o a miriam.gag@alice.it.

22 gennaio 2009

Bambini: il Rec fatica a conteggiare i danni


Ricordate il Remedial Educational Center di Jabalia, nella Striscia di Gaza, al quale Salaam - ragazzi dell'olivo ha, anche recentemente, inviato degli aiuti? Siamo riusciti ad avere una sua comunicazione sulla situazione di questi giorni.

Parla Hussam, il direttore di una di quelle realtà che non dovrebbero rientrare tra i cosiddetti obiettivi militari, il Rec (Remedial Educational Center, una Ong palestinese che opera nel settore educativo, con sede a Jabalia.

La città degli scontri più violenti

Jabalia è la città dove, in questi ultimi giorni, si stanno svolgendo gli scontri più violenti e dove, secondo la tv araba Al Jazira, l'esercito israeliano avrebbe bombardato i centri abitati. Le parole della nota emittente sono confermate dalla viva voce di Hussam che ha lasciato la sua abitazione due giorni fa dopo un bombardamento. La sua casa è seriamente danneggiata per rimanerci a vivere ma sopratutto la zona è diventata troppo calda sotto la diretta occupazione militare israeliana.
Le parole che arrivano nitide alla nostra cornetta sono colme di dolore e proccupazione, “troppe persone sono morte, non è solo Hamas il problema, qui vogliono ucciderci, è una vera guerra contro gente inerme”.
La popolazione nella striscia di Gaza supera il milione e mezzo e circa la metà ha meno di quindici anni. I disagi vissuti da questi bambini sono dovuti alle condizioni di vita causate dall' annoso conflitto israelo-palestinese.

Bambini: il Rec fatica a conteggiare i danni

Il Rec lavora in differenti punti dell'angusto territorio di Gaza ma ad oggi non sanno quali reali danni abbiano subito le loro sedi, i bambini che seguono sono salvi ma anche di questo non si ha la certezza, le condizioni scatenate dall'attacco non permettono di comunicare facilmente, né di aiutare le famiglie da loro seguite, oggi bisognose di cibo, acqua, riparo e conforto.

Danni alla psiche difficili da gestire

Quello che invece Hamdouna può dirci con certezza è che i bambini palestinesi con cui lavorano da anni sono già vittime di traumi da guerra, che questo nuovo orrore non può che rafforzare. “Sarò franco e diretto, la violenza porta violenza, danni alla psiche difficili da gestire, tutte le persone qui hanno traumi dovuti ai conflitti vissuti, ai bombardamenti, alla paura; parlo di bambini che seguiteranno a bagnare il letto per anni, che non riescono più a dormire da soli, che saranno pieni di odio e violenza, che non riescono ad andare bene a scuola.”

Parlare di pace dopo le bombe

La domanda che angoscia Hussam, anche ora, mentre le bombe continuano a cadere, è come lavorare, quando tutto sarà finito, con questi bambini terrorizzati. Ci spiega come il compito arduo dell'educatore sia rimanere fuori dalla politica che impregna costantemente le loro vite, così come non ha senso parlare di pace il giorno dopo un bombardamento in cui si è rimasti abbracciati ad un genitore morente. Ma come tutto dovrà essere incentrato sull'educazione in senso lato come unica arma per uscire da questa situazione chiamata "questione palestinese".

“E' davvero difficile, i paesi arabi ci hanno lasciati soli, la comunità internazionale anche, abbiamo bisogno di essere supportati dalle altre società civili in un lavoro di ricostruzione” ci spiega con calore il direttore del Rec. Nonostante alcune voci in questi giorni abbiano parlato di due Palestine, una di Gaza retta da Hamas ed una nella West Bank sotto l'Anp, Hussam sottolinea come invece i palestinesi di Gaza si sentano un'unica cosa con chi risiede in Cisgiordania, soli di fronte ad un vasto mondo.

Coltivo un’assurda speranza

"Non riesco ad immaginare un futuro che non sia nero ma la vita deve andare avanti, spero ormai nella fortuna, cioè nel coltivare la speranza che questa assurda guerra finisca, che smettano di uccidere". Anche “perchè abbiamo bisogno di riorganizzare ancora un'altra volta la nostra vita, l'ennesima volta, senza essere lasciati soli". Ci chiede di augurargli buona fortuna e che la notte che sta arrivando sia leggermente meglio di quelle appena trascorse, ma non sappiamo se ciò che accadrà, quale notte seguirà una volta chiusa la comunicazione.

Il Rec lavora con una onlus italiana

Il REC lavora da anni con l'onlus italiana EducAid in progetti volti al supporto psicologico e materiale alla popolazione, al supporto socio educativo e psicosociale dei bambini vittime del conflitto, attraverso attività come l'introduzione dei clown nelle corsie degli ospedali o il ludobus che attraversa la striscia di dolore portando educatori e risate.

E'attraverso questi progetti di vera e propria cooperazione che il fratello di Hussam ed educatore del Rec, Yusef, arriva in Italia un anno fa per uno stage al CEIS (Centro Educativo Itao Svizzero). Le parole di questo giovane pieno di energia ed oggi di tristezza ricalcano inconsapevolemente ma non casulamente quelle del fratello, con una angoscia paradossalmente maggiore, dovuta alla distanza dal conflitto e quindi dalla sofferenza della sua famiglia e della sua gente.

“Noi crediamo che l'unica soluzione per sviluppare le nostre città e la pace stessa sia l'educazione dei giovani” ma, ci spiega in un italiano fluente, come sia dura ora parlare di pace a chi ha perso i propri cari in questo crudele scontro.

Mia madre scappava con il telefono in mano

“Mia madre mi ha raccontato mentre scappava con il telefono in mano di come tutto ciò le ricordava la fuga del '48, con la differenza che ora sente come invece di cacciarci vogliono ucciderci tutti”. Questa percezione è la stessa nei bambini e questo secondo Yusef distrugge tutto il loro lungo lavoro, “ma noi rinizieremo, un'altra volta, sarà dura ma lo faremo”. Lavorano gli educatori del Rec, anche mentre li bombardano pensano a cosa diranno domani ai loro bambini. Bambini che hanno lasciato frammenti di infanzia tra le macerie grigie di casa, “che ora pensano che il nemico non è solo l'israeliano, ma l' “altro” in generale, perchè tutto il mondo è restato a guardare”esclama l'educatore.

Questo è il dolore di Yusef, che ritiene che con questa guerra assurda Israele stia creando la “fabbrica dei pazzi”, perchè questo fa la guerra se non uccide, fa impazzire di dolore.

16 gennaio 2009

“Quando scoppia la guerra, la prima vittima è la verità”


Per non intasare di e-mail i nostri lettori, concentriamo in questo post una serie di aggiornamenti sull'informazione, tutti cliccabili.

VIDEO BREVI
Le mamme di Gaza, su La Repubblica.it del 16.01.09
Un documentario dell'Unicef racconta difficoltà, paure e disperazione di chi vive nella Striscia.
"Ancora vivi, ma messi male", su La Repubblica.it del 16.01.09
Da Gaza il racconto di Vittorio Arrigoni, attivista dell'International Solidarity Movement.
Da non perdere questa testimonianza diretta.
Oltre ai rischi che affrontano per il fatto di essere presenti in zona di bombardamenti indiscriminati, sulla vita di Vittorio e di altri internazionali, uomini e donne, un sito estremista americano ha messo una taglia (segnalazione). Di lui e di altri cooperanti sono pubblicate foto e dettagli per poterli identificare e viene fornito perfino un numero di telefono negli Stati Uniti per segnalare all’esercito israeliano l’eventuale avvistamento e come poterli eliminare.
I medici europei negli ospedali a Gaza, su La Stampa.it del 14.01.09
Gaza, colpita la sede dell'ONU, su Corriere TV del 15.01.09
Bambini a Gaza, sale il numero delle vittime, su Corriere TV del 14.01.09
Bombe al fosforo, accuse a Israele da parte di Human Rights Watch, su Corriere TV del 14.01.09

ARTICOLI IN LINGUA ITALIANA
Gaza tra rabbia e distruzione "Una catastrofe come Hiroshima" e Tra le macerie di Gaza i funerali dei piccoli martiri, di Guido Rampoldi su La Repubblica del 19.01.09 e del 18.01.09
"Issah aveva dodici anni e due ore prima era vivo. Ma quella mattina, alle otto, suo padre l'ha mandato a cercare legna per bollire il te". Dopo il racconto, l'analisi: perchè è stato scatenato l'inferno? Quali gli scenari prevedibili dipo la tregua?
Gli articoli-reportage scritti da Vittorio Arrigoni sono sul suo blog. Attenzione: le foto che propone sono scioccanti.
Il fardello dell'uomo israeliano, di Barbara Spinelli su La Stampa.it dell'11.01.09
Piombo impunito, editoriale di Eduardo Galeano, su Il Manifesto.it del 15.01.09
Per giustificarsi, il terrorismo di stato fabbrica terroristi: semina odio e raccoglie pretesti. Tutto indica che questa macelleria di Gaza, che secondo gli autori vuole sconfiggere i terroristi, riuscirà a moltiplicarli ... Eduardo Hughes Galeano è un giornalista e scrittore uruguaiano, una delle personalità più autorevoli e stimate della letteratura latinoamericana.

TESTIMONIANZE IN LINGUA STRANIERA
Harald Veen Fresed, médecin, a vécu l'enfer de l'hôpital Chifa à Gaza, su Le Monde.fr del 16.01.09
Outrage as Israel bombs, su The Indipendent.co.uk del 16.01.09
UN Aid workers allege use of banned white phosphorus
Eyewitness: Gaza's medical crisis, su bbc.co.uk del 15.01.09
Children 'paying price of Gaza war' su Al Jazeera.net del 15.01.09, articolo e video, oltre alla pagina completa e aggiornata su War on Gaza

15 gennaio 2009

Adesioni alla Fiaccolata di venerdì 16

I vicentini non sono insensibili alla tragedia che si sta svolgendo in Palestina in questi giorni.
Ben trentotto gruppi o formazioni hanno aderito alla proposta, lanciata venerdì scorso da Salaam - ragazzi dell'olivo, per la

Fiaccolata
di venerdì 16 gennaio 2009 alle 20.30
con partenza da Piazza Castello e arrivo in Piazza dei Signori

NON SI PUÒ RIMANERE A GUARDARE

All'iniziativa sono stati invitati a partecipare tutti i gruppi, i partiti, le forze politiche e sociali che, pur nella propria specifica diversità ideologica convergono in un unico obiettivo: premere per l'immediato cessate il fuoco, il ritiro delle truppe israeliane da Gaza, la fine dell'assedio, la protezione umanitaria internazionale.

Sarà una manifestazione improntata alla sobrietà per dare il senso della partecipazione all'enorme carico di dolore, lutto e sofferenza che questa guerra, unita ad un embargo lunghissimo, hanno provocato e provocano alla popolazione stremata di Gaza.

Pertanto la fiaccolata si svolgerà in modo silenzioso e senza bandiere.

Nell'auspicare la partecipazione più ampia della cittadinanza, si comunica l'elenco delle adesioni finora pervenute.

Hanno aderito

  • Amnesty International Vicenza
  • ANS XXI
  • Arci ragazzi e Arci servizio civile - Vicenza
  • ASoC
  • Associazione Civica Vicenza Capoluogo
  • Beati i costruttori di Pace
  • CGIL Vicenza
  • CISL Vicenza
  • Comitato più Democrazia e Partecipazione
  • Coordinamento Cristiani per la Pace
  • Coordinamento dei Comitati Cittadini
  • CUB Vicenza
  • Donne in Rete per la Pace
  • Emergency di Vicenza
  • Equistiamo
  • Famiglie per la Pace
  • Federazione Verdi - Vicenza
  • Giovani Comunisti di Vicenza
  • Gruppo Presenza a Longare
  • Legambiernte
  • Lista Civica Variati
  • Lista Civica Vicenza libera - No dal Molin
  • MIR -Vicenza
  • Movimento Nonviolento -Vicenza
  • Opera Nomadi - Vicenza
  • Partito dei Comunisti Italiani
  • Partito Democratico Vicenza
  • Partito di Rifondazione Comunista di Vicenza Circolo "Gramsci"
  • Pax Christi - Vicenza
  • Più partecipazione e democrazia
  • Presidio Permanente No dal Molin
  • Progetto Sulla Soglia (Rete famiglie aperte / Cooperativa Insieme / Cooperativa Tangram)
  • Rete Lilliput Vicenza
  • Sinistra Democratica di Vicenza
  • Tavolo dei Migranti di Vicenza
  • Tavolo della Consultazione Siamo Vicenza
  • UIL – Vicenza
  • Un gruppo di Preti

13 gennaio 2009

Manifestazioni e pullman per Assisi e per Roma

Due manifestazioni, diversi obiettivi, un articolo spiega le differenze tra le due manifestazioni nazionali che si svolgeranno rispettivamente ad Assisi e a Roma sabato prossimo.
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Sabato 17 gennaio ore 13.30
Tutti ad Assisi
per la Pace in Medio Oriente

Non vogliamo essere complici della guerra ma costruttori di pace!


Manifestazione nazionale indetta dal Tavolo per la Pace


Vedi le Associazioni aderenti in: Il 17 gennaio ad Assisi: Io ci sarò, e tu?

Da Vicenza pullman ore 7.00 da piazzale Valbruna (zona industriale).
Per prenotare telefonare in CGIL 0444/564844

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Sabato 17 gennaio 2009 ore 15.30 a Roma


Dalla parte dei Palestinesi
Manifestazione nazionale indetta dal Forum Palestina


Tutte le informazioni sul sito del Forum Palestina

Da Vicenza pullman ore 7.00 dal Centro Orafo a Ponte Alto.
Per prenotare telefonare a 333-4465346; 348-3504853

12 gennaio 2009

Incontro con don Nandino Capovilla



Quello in corso a Gaza è un massacro, non un bombardamento, è un crimine di guerra e ancora una volta nessuno lo dice” (P. Manauel Musallam, parroco di Gaza, 28 dic. 2008)

VOCI E GRIDA DA GAZA
Per conoscere la distruzione ed il dolore che si sta abbattendo in questi giorni sulla Striscia di Gaza e sul territorio israeliano adiacente ci ritroviamo
MARTEDI’ 13 GENNAIO 2009 ALLE ORE 20,30
presso la sala “Fra Paolo Sarpi” del
Convento di Santa Maria del Cengio ad Isola Vicentina
Guiderà l'incontro don Nandino Capovilla di Pax Christi

11 gennaio 2009

Fiaccolata cittadina per Gaza - venerdì 16 gennaio


Per iniziativa di Salaam - Ragazzi dell'olivo venerdì sera si sono incontrati, presso la Casa della Pace di Vicenza, esponenti di vari gruppi cittadini che hanno inteso esprimere la propria posizione di fronte all'immane tragedia di questi giorni.
Alla fine è emersa la volontà comune - salvo conferma dell'adesione da parte dei singoli gruppi,che verrà fornita nei prossimi giorni - di aderire alla seguente proposta:

Salaam - Ragazzi dell'olivo - Comitato di Vicenza

promuove una fiaccolata venerdì 16 gennaio alle ore 20.30

con partenza da Piazza Castello e arrivo in Piazza dei Signori, per esprimere solidarietà alla popolazione di Gaza e il dolore per i lutti infiniti che la guerra di questi giorni sta provocando.

invita tutti i cittadini di Vicenza a partecipare condividendo il seguente appello

NON SI PUÒ RIMANERE A GUARDARE

C'è un modo per evitare il massacro di civili.

C'è un modo per salvare il popolo palestinese.
C'è un modo per garantire la sicurezza e la pace di Israele e del suo popolo.

C'è un modo per dare una possibilità alla pace in Medio Oriente.

C'è un modo per non arrendersi alla legge del più forte e affermare il diritto internazionale:

- cessate il fuoco in tutta l'area

- ritiro immediato delle truppe israeliane

- fine dell'assedio di Gaza

- protezione umanitaria internazionale

Facciamo appello a chi ha responsabilità politiche e a chi sente il dovere civile perché sia rotto il silenzio e si agisca.

Le Nazioni Unite e l'Unione Europea escano dall'immobilismo e si attivino per imporre il pieno rispetto del diritto internazionale.

L'Italia democratica faccia la sua parte.

Le nostre organizzazioni si impegnano, insieme a chi lo vorrà, per raccogliere e dare voce alla coscienza civile del nostro paese.

chiede alle associazioni e alle forze politiche e sociali di aderire all'appello entro le ore 12 di martedì 13 gennaio, comunicando l'adesione a uno dei seguenti indirizzi:

casaperlapace@gmail.com

miriam.gag@alice.it

cgioseffi@yahoo.it

o ai seguenti numeri telefonici:

Miriam 0444 530763

Ivetta 340 5433764

Videotestimonianze da Gaza


In questi giorni i principali giornali on line pubblicano dei video sulla tragedia di Gaza.
Vi indichiamo alcuni dei più significativi tratti dai magazine italiani. Per vederli basta cliccare le parti sottolineate.

La tragedia dei bambini di Gaza, su La Stampa.it dell’11.01.2009

Al di là delle immagini, il video racconta la condizione dei bambini a Gaza e ventila le conseguenze che riporteranno da questi giorni di guerra

Morgantini: «A Gaza viste cose allucinanti» su Il Corriere della sera.it dell’11.01.2009

La vice presidente del Parlamento europeo racconta ciò che vede di persona al confine di Gaza

A Gaza primi vagiti sotto le bombe su Il Corriere della sera.it del 10.01.2009

Il difficile compito dei medici della Striscia

La trappola mortale di Gaza e Gaza, il racconto di un italiano, due video su La Repubblica.it

Il racconto di Vittorio Arrigoni, attivista dei diritti umani, unico italiano presente all'interno di Gaza

Gaza, la ricerca di cibo e parenti, su La Repubblica.it del 7.01.2009

Durante la tregue la gente esce di casa, mancano generi alimentari e si seppelliscono i morti

Due giornali hanno un intero dossier, aggiornato continuamente, sul conflitto a Gaza: Il Corriere della sera.it e La Repubblica.it